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Analisi eco-schemi PAC 2023-2027

Gentile partecipante,

La ringraziamo per il Suo interesse nel prendere parte a questa indagine, che ha l’obiettivo di raccogliere il Suo punto di vista sugli eco-schemi, introdotti con la nuova Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027.

Gli eco-schemi sono uno strumento del primo pilastro della PAC, concepito per incentivare gli agricoltori ad adottare pratiche benefiche per l’ambiente, il clima e il benessere animale. Introdotti con la riforma della PAC in vigore dal 1° gennaio 2023, mirano a rafforzare la sostenibilità del settore agricolo in linea con gli obiettivi del Green Deal Europeo.

In Italia, sono stati definiti cinque eco-schemi nazionali, finalizzati a promuovere pratiche agricole sostenibili, tra cui:

- Miglioramento del benessere animale per ridurre l’uso di antimicrobici e favorire condizioni di allevamento più etiche. 

- Inerbimento delle colture arboree per migliorare la fertilità del suolo e ridurre l’erosione.

- Salvaguardia degli olivi di particolare valore paesaggistico per preservare il valore ambientale e paesaggistico delle aree olivicole. 

- Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento per incrementare la biodiversità e ottimizzare la gestione delle risorse naturali. 

- Misure a favore degli impollinatori, volte a garantire habitat idonei per la salvaguardia delle api e altri insetti impollinatori.


Questa indagine si propone di: 

- Valutare il contributo degli eco-schemi al raggiungimento degli obiettivi chiave della PAC.

- Analizzare le connessioni tra gli eco-schemi e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Le Sue opinioni ci aiuteranno a misurare il grado di allineamento degli eco-schemi con le priorità ambientali e sociali globali, fornendo spunti utili per il miglioramento delle future politiche agricole.



Struttura del questionario:

- Prima sezione: Analisi dell’allineamento degli obiettivi della PAC con cinque SDG selezionati. 

- Seconda sezione: Valutazione dell’impatto degli eco-schemi rispetto ai quattro obiettivi della PAC selezionati nella prima sezione. Il tempo stimato per la compilazione è di circa 15-20 minuti.

Tutti i dati saranno raccolti in forma anonima ed elaborati esclusivamente a fini di ricerca.

Protetto
1

Dichiarazione sulla Privacy I dati raccolti tramite questo questionario saranno utilizzati esclusivamente per la ricerca sugli eco-schemi della PAC 2023-2027. Le risposte verranno analizzate in forma aggregata e anonima, senza possibilità di identificare i partecipanti. I risultati potrebbero essere pubblicati in riviste scientifiche, presentati in convegni e utilizzati in studi successivi, ma nessun dato personale sarà ceduto a terzi. La partecipazione è volontaria e gratuita, e può essere interrotta in qualsiasi momento senza alcuna conseguenza. Il consenso è liberamente revocabile in qualsiasi momento, contattando l'Università di Bologna (privacy@unibo.it). Procedendo con la compilazione, dichiaro di: - Aver letto e compreso la dichiarazione sulla privacy. - Partecipare volontariamente alla ricerca, consapevole che i dati saranno trattati in modo anonimo. - Accettare che i risultati possano essere pubblicati in forma aggregata.

Scegli una risposta

Sezione 1 - Istruzioni generali 

In questa sezione si valuta l’impatto degli obiettivi della PAC su cinque Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, scelti per la loro rilevanza nel settore agricolo. L’analisi mira a comprendere in che misura le priorità della PAC possano contribuire al raggiungimento di traguardi globali.

Gli SDG selezionati includono aspetti legati alla sicurezza alimentare, alla gestione dell’acqua, alla sostenibilità della filiera agroalimentare, alla mitigazione del cambiamento climatico e alla tutela della biodiversità:

- SDG 2 – Sconfiggere la fame : Garantire a tutti l’accesso a cibo sicuro, nutriente e sufficiente; eliminare ogni forma di malnutrizione e promuovere sistemi agricoli sostenibili, capaci di aumentare la produttività, il reddito dei piccoli produttori e la conservazione degli ecosistemi.

- SDG 6 – Acqua pulita e servizi igienico-sanitari: Garantire l’accesso equo e universale all’acqua potabile sicura e a servizi igienico-sanitari adeguati, migliorando la qualità dell’acqua attraverso la riduzione dell’inquinamento e l’uso sostenibile delle risorse idriche.

- SDG 12 – Consumo e produzioni responsabili: Promuovere modelli di consumo e produzione sostenibili, riducendo lo spreco alimentare e ottimizzando la gestione delle risorse naturali; favorire il riciclo e il riutilizzo per minimizzare l’impatto ambientale.

- SDG 13 – Lotta contro il cambiamento climatico: Rafforzare la resilienza ai rischi climatici e integrare strategie di mitigazione e adattamento nelle politiche nazionali, migliorando la consapevolezza e le capacità istituzionali nel contrasto ai cambiamenti climatici.

- SDG 15 – Vita sulla terra: Garantire la conservazione, il ripristino e l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, arrestare la perdita di biodiversità e prevenire l’introduzione di specie aliene invasive, riducendone significativamente l’impatto.

Obiettivi della PAC

Di seguito sono riportati in forma sintetica gli obiettivi della PAC, ai quali gli eco-schemi contribuiscono. Nelle domande successive saranno indicati in forma abbreviata per agevolare la compilazione.

- Aumentare la competitività: Favorire l’innovazione e l’efficienza produttiva per migliorare l’adattamento ai mercati globali, valorizzare la qualità delle produzioni e garantire la sostenibilità economica.

- Agire per contrastare i cambiamenti climatici: Mitigare le emissioni di gas serra del settore agricolo e promuovere pratiche sostenibili per rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici.

- Tutelare l’ambiente: Assicurare un uso responsabile di acqua, suolo e aria, favorendone la tutela e il ripristino per garantirne la disponibilità futura. 

- Salvaguardare il paesaggio e la biodiversità: Conservare gli habitat naturali, migliorare i servizi ecosistemici e salvaguardare le specie a rischio, preservando la diversità e l’equilibrio degli ecosistemi agricoli.

Modalità di compilazione

Nella sezione successiva Le sarà proposta una domanda con una tabella strutturata come segue:

- I quattro obiettivi della PAC (elencati in colonna);

- I cinque SDG selezionati (disposti in riga).

Le chiediamo di valutare l'impatto di ciascun obiettivo della PAC su ogni SDG. Le chiediamo di valutare il grado di correlazione tra ciascun obiettivo della PAC e ogni SDG individuato, assegnando un punteggio secondo la scala di valutazione riportata di seguito:

-3: Impatto fortemente negativo: l’obiettivo ostacola in modo significativo il raggiungimento del SDG, producendo effetti contrari e dannosi. 

-2: Impatto negativo: l’obiettivo incide negativamente sullo SDG in maniera rilevante, pur non essendo il principale fattore di influenza. 

-1: Impatto debolmente negativo: l’obiettivo potrebbe avere un impatto sfavorevole, seppur marginale o circoscritto a determinati contesti. 

0: Impatto neutro: l’obiettivo è correlato allo SDG, ma senza determinare effetti chiaramente positivi o negativi. 

X: Nessun impatto: non sussiste alcun nesso tra l’obiettivo e lo SDG.  

1: Impatto debolmente positivo: l’obiettivo contribuisce in misura marginale al raggiungimento dello SDG, pur senza risultare determinante. 

2: Impatto positivo: l’obiettivo apporta un contributo significativo al perseguimento dell’SDG. 

3: Impatto fortemente positivo: l’obiettivo è essenziale per il conseguimento dello SDG e riveste un ruolo determinante. 

Sezione 1

2

In che misura ciascuno dei quattro obiettivi della PAC (riportati in colonna) contribuisce al raggiungimento dei seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile (elencati in riga)?

Per facilitare l’analisi, ogni Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) è stato associato a una tematica chiave particolarmente rilevante per il settore agricolo. Indicazioni per la valutazione: SDG 2 – Alimentazione globale: concetti e principi dell’agricoltura sostenibile, includendo le pratiche resilienti al clima, l’allevamento biologico, la permacultura e l’agro-silvicultura. SDG 6 – Sicurezza idrica: promuove un uso efficiente delle risorse idriche agricole, assicurando un equo accesso all’acqua e riducendo il rischio di scarsità e inquinamento (compresi scarichi e rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi nelle falde acquifere). SDG 12 – Produzione e consumo alimentare sostenibili: incoraggia modelli di produzione agricola a basso impatto ambientale, riducendo sprechi alimentari e produzione di rifiuti. SDG 13 – Adattamento ai cambiamenti climatici: sostiene strategie di mitigazione e adattamento per ridurre rischio di eventi climatici estremi tramite la creazione di catene di valore e gestione responsabile delle risorse naturali (rinnovabili e non rinnovabili), garantendo la resilienza dei sistemi agricoli. SDG 15 – Tutela della biodiversità: affronta minacce alla biodiversità legate a pratiche agricole non sostenibili, deforestazione e frammentazione, perdita dell’habitat e possibili introduzione di specie invasive. Esempi pratici di compilazione: - Agire per contrastare i cambiamenti climatici in relazione a “SDG 2 – Sconfiggere la fame”: Se si considera che le strategie per la riduzione delle emissioni agricole, come la limitazione dell’uso di fertilizzanti chimici e l’incentivo a sistemi di allevamento meno intensivi, possano ridurre temporaneamente la produttività agricola e la disponibilità di alimenti, ostacolando la sicurezza alimentare nel breve termine, si potrebbe assegnare un punteggio di –1. - Agire per contrastare i cambiamenti climatici in relazione a “SDG 6 – Acqua pulita e servizi igienico-sanitari”: Se si ritiene che l’adozione di pratiche agricole sostenibili, come la riduzione delle lavorazioni del suolo e l’uso controllato di fertilizzanti, possa diminuire l’inquinamento delle falde e migliorare la gestione dell’acqua in agricoltura, contribuendo alla tutela delle risorse idriche, si potrebbe assegnare un punteggio di +2. - Agire per contrastare i cambiamenti climatici in relazione a “SDG 12 – Consumo e produzione responsabili”: Se si considera che l’introduzione di modelli produttivi più efficienti, come l’agricoltura circolare e il riutilizzo degli scarti organici, possa ridurre gli sprechi di risorse e migliorare la sostenibilità delle filiere agroalimentari, rendendole più responsabili dal punto di vista ambientale, si potrebbe assegnare un punteggio di +3. Tali esempi hanno lo scopo di aiutare a valutare ogni combinazione, tenendo conto della logica e delle connessioni tra pratiche e obiettivi.

Sezione 2 - Istruzioni generali

In questa sezione Le saranno proposte cinque domande, ciascuna dedicata a uno dei cinque eco-schemi introdotti dalla nuova PAC 2023-2027. Per ogni domanda, troverà una tabella da compilare, strutturata come segue:

- Le pratiche caratterizzanti l’eco-schema in esame (elencate in colonna).

- I quattro obiettivi della PAC (disposti in riga). 

Modalità di compilazione

Il metodo di valutazione segue la stessa scala della Sezione 1. Per una spiegazione dettagliata del sistema di punteggio, si prega di fare riferimento alle istruzioni generali della Sezione 1. Per ciascuna combinazione “Pratica dell’ecoschema – Obiettivo PAC”, si assegni un valore da -3 a +3, oppure X se non vi è alcuna relazione tra i due elementi. Una volta completata la valutazione, si prega di compilare tutte le celle per fornire un'analisi accurata.  

Sezione 2

3

In che misura ciascuna delle pratiche riportate di seguito, relative all’Eco-schema 1, contribuisce al raggiungimento dei quattro obiettivi della PAC?

L’Eco-schema 1 è un intervento finalizzato a incentivare una gestione più sostenibile degli allevamenti attraverso la riduzione dell’uso di antimicrobici e il miglioramento del benessere animale. Vengono promosse pratiche agricole che limitano la resistenza antimicrobica (AMR) e garantiscono standard di benessere animale superiori. Si prevedono pagamenti compensativi agli allevatori che adottano misure specifiche per ridurre l’uso di antimicrobici e migliorare le condizioni di allevamento. La riduzione dell’uso di farmaci veterinari è monitorata tramite ClassyFarm, un sistema informativo nazionale che categorizza gli allevamenti in base al rischio sanitario e al consumo di antimicrobici. Le pratiche soggette a valutazione sono: - Riduzione dell’uso di antimicrobici (Livello 1), nel rispetto delle soglie DDD (Defined Daily Dose), seguendo il sistema di classificazione ClassyFarm; - Miglioramento del benessere animale (Livello 2), grazie all’adesione al Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA), con gestione degli animali al pascolo e conformità ai requisiti disciplinari. Esempi pratici di compilazione: - Riduzione dell’uso di antimicrobici in relazione a “Agire per contrastare i cambiamenti climatici”: Se si considera che la riduzione dell’utilizzo di antimicrobici ha un impatto significativo, ma non determinante, sulla riduzione delle emissioni complessive (ad esempio perché contribuisce indirettamente migliorando la salute animale e riducendo trattamenti intensivi), assegnare un punteggio di 2; - Miglioramento del benessere animale in relazione a “Salvaguardare i paesaggi e la biodiversità”: Se si ritiene che il benessere animale contribuisca direttamente alla biodiversità locale grazie a pratiche come il pascolamento controllato, che favorisce un uso più naturale del suolo, si potrebbe assegnare un punteggio di 3. Tali esempi hanno lo scopo di aiutare a valutare ogni combinazione, tenendo conto della logica e delle connessioni tra pratiche e obiettivi.

Sezione 2

4

In che misura ciascuna delle seguenti pratiche, relative all’Eco-schema 2, contribuisce al raggiungimento dei quattro obiettivi della PAC?

L’Eco-schema 2 è un intervento volto a incentivare la copertura vegetale nelle colture arboree permanenti per migliorare la qualità del suolo, ridurre l’erosione e favorire la biodiversità. L’obiettivo principale è limitare il degrado del suolo e l’impatto delle coltivazioni arboree sugli ecosistemi naturali, garantendo al contempo una maggiore sostenibilità ambientale e una migliore gestione delle risorse idriche. Le pratiche sottoposte a valutazione sono: - Presenza di copertura vegetale erbacea spontanea o seminata su almeno il 70% della superficie da mantenere tra il 15 settembre e il 15 maggio; - Divieto di diserbo chimico applicato all’interfila o all’esterno della proiezione verticale della chioma; - Divieto di lavorazioni del terreno sia sull’interfila sia nell’area esterna alla proiezione verticale della chioma per tutto l’anno; - Gestione della copertura vegetale erbacea esclusivamente tramite sfalcio o trinciatura (operazioni meccaniche).

Sezione 2

5

In che misura ciascuna delle seguenti pratiche, relative all’Eco-schema 3, contribuisce al raggiungimento dei quattro obiettivi della PAC?

L’Eco-schema 3 è un intervento finalizzato alla salvaguardia degli oliveti di particolare valore paesaggistico e storico. L’obiettivo principale è preservare gli oliveti tradizionali, evitando la loro conversione a sistemi intensivi e superintensivi, che potrebbero compromettere la biodiversità, il paesaggio e la sostenibilità ambientale. Gli oliveti ammissibili sono quelli con densità inferiore a 300 piante per ettaro (o fino a 400 piante per ettaro, se individuati dalla Regione o Provincia autonoma). Questi impianti rappresentano un patrimonio agricolo e paesaggistico unico, con caratteristiche tradizionali che li rendono meno produttivi, ma fondamentali per la tutela della biodiversità, la protezione del suolo e la prevenzione del dissesto idrogeologico. Le pratiche sottoposte a valutazione sono: - Potatura biennale delle chiome, per garantire la longevità e la stabilità degli olivi; - Divieto di bruciatura dei residui di potatura (fatta salva la possibilità di deroghe per motivi fitosanitari) per ridurre le emissioni e favorire il riuso del materiale organico; - Mantenimento dello stato attuale dell’oliveto e divieto di conversione a sistemi intensivi per almeno un anno; Per ulteriori chiarimenti su come assegnare i punteggi, può fare riferimento agli esempi forniti nella prima domanda.

Sezione 2

6

In che misura ciascuna delle seguenti pratiche, relative all’Eco-schema 4, contribuisce al raggiungimento dei quattro obiettivi della PAC?

L’Eco-schema 4 promuove sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento per migliorare la fertilità del suolo, ridurre la pressione di parassiti e patogeni e favorire la diversificazione colturale. L’obiettivo è incentivare pratiche agronomiche sostenibili che garantiscano una gestione efficiente delle risorse naturali. L’intervento è rivolto agli agricoltori che adottano rotazioni biennali con colture miglioratrici e rispettano vincoli sulla gestione dei residui e l’uso di diserbanti. Le pratiche sottoposte a valutazione sono: - Avvicendamento biennale con colture leguminose, foraggere o miglioratrici proteiche/oleaginose; - Divieto di diserbanti chimici sulle leguminose e foraggere; autorizzata solo la difesa integrata o biologica per le colture da rinnovo; - Interramento dei residui di tutte le colture (eccetto per le aziende zootecniche). Per ulteriori chiarimenti su come assegnare i punteggi, può fare riferimento agli esempi forniti nella prima domanda.

Sezione 2

7

In che misura ciascuna delle seguenti pratiche, relative all’Eco-schema 5, contribuisce al raggiungimento dei quattro obiettivi della PAC?

L’Eco-schema 5 promuove pratiche agricole a favore degli impollinatori, fondamentali per la biodiversità e la stabilità degli ecosistemi agricoli. L’obiettivo è aumentare la disponibilità di habitat idonei per api e altri insetti utili. Gli agricoltori che adottano queste pratiche ricevono pagamenti compensativi, contribuendo alla protezione degli impollinatori e alla riduzione dell’impatto dei fitofarmaci. Le pratiche sottoposte a valutazione sono: - Mantenimento di una copertura vegetale dedicata a piante nettarifere e pollinifere, che deve interessare almeno il 70% della superficie, con una larghezza minima di 20 metri; - Divieto di sfalcio e trinciatura durante il periodo di fioritura, per garantire la disponibilità di risorse nutritive a favore degli impollinatori; - Divieto di utilizzo di diserbanti chimici, con la conseguente adozione di metodi manuali o meccanici per il controllo delle infestanti. Per ulteriori chiarimenti su come assegnare i punteggi, può fare riferimento agli esempi forniti nella prima domanda.