Quale incipit ti piace di più

Nel cuore della notte, Marco si svegliò di soprassalto, il respiro affannato. Qualcosa fuori dalla finestra lo stava chiamando, un suono lontano, ma chiaro. Non riusciva a capire se fosse un sogno o realtà, ma sentiva che doveva andare.

Alice, correndo sotto la pioggia, si rifugia in un caffè. Lì, incontra per caso un uomo seduto vicino alla finestra, assorto in un libro. I loro sguardi si incrociano e, in quel momento, il mondo sembra fermarsi, segnando l'inizio di un incontro che cambierà le loro vite.

dell'orologio sul muro. Ogni secondo che passava sembrava allungarsi all'infinito, come se il tempo stesso esitasse prima di andare avanti. Poi, all'improvviso, un rumore: leggero, appena percettibile, ma sufficiente a farle trattenere il respiro. Non era sola."

“Il cielo sopra la città era di quel blu intenso che si vede solo dopo un temporale estivo. Sara pedalava veloce lungo la pista ciclabile, il vento le scompigliava i capelli e la musica nelle cuffiette copriva il brusio del mondo intorno. Era l’ultimo giorno di scuola, l’estate stava per iniziare e con essa la promessa di tre mesi di libertà assoluta. Ma mentre svoltava l’angolo, non sapeva ancora che quell’estate avrebbe cambiato tutto.”

questa ragazza è intenta a leggere e ci sta la frutta vicino, sembra molto impegnata mentre pensa a quello che deve fare.

Era una sera d’autunno quando Luca decise di esplorare la vecchia casa all'angolo della via. Da quando si era trasferito nel quartiere, ogni volta che passava davanti a quella dimora fatiscente, non riusciva a non lanciare uno sguardo curioso. Le finestre erano sempre chiuse, le porte socchiuse, come se la casa stesse cercando di nascondere un segreto. Quella sera, spinto da una strana sensazione, si fece coraggio e varcò la soglia, ignaro che quel passo avrebbe cambiato la sua vita per sempre.

“Questa è la storia di una ragazza che sentiva che mancasse qualcosa nella sua vita per renderla completa. Una sensazione di vuoto che la accompagnava ogni giorno, senza che riuscisse a capire cosa fosse. Ma tutto cominciò a prendere forma quando compì diciotto anni, un momento che segnò l’inizio di un cambiamento che avrebbe trasformato per sempre la sua esistenza.”

Era il 1974, e a Milano l’estate sembrava non finire mai. Andrea accese un’altra sigaretta, fissando il riflesso della città nel vetro impolverato della finestra. Da qualche parte, nella notte, l’eco di una protesta risaliva le strade, voci giovani e rabbiose che urlavano contro un mondo che non voleva cambiare. Forse avrebbe dovuto essere lì anche lui, con loro. Forse. Ma quella sera aveva altro in testa. Una valigia da riempire, una lettera spiegazzata sul tavolo, e un nome che continuava a rimbalzargli in testa come il ritornello di una canzone dimenticata.

C’era una volta, in un villaggio avvolto dalla nebbia, un giovane di nome Lupo. Aveva sempre sognato di vedere il mondo oltre le montagne, ma il destino sembrava averlo legato a quella piccola terra che non conosceva altro che il silenzio delle sue strade e il rumore del vento tra gli alberi.

il vento soffiava piano tra le case addormentate, portando con sé l'odore del mare

Risposta

"Il silenzio della stanza era interrotto solo dal ticchettio dell'orologio sul muro. Ogni secondo che passava sembrava allungarsi all'infinito, come se il tempo stesso esitasse prima di andare avanti. Poi, all'improvviso, un rumore: leggero, appena percettibile, ma sufficiente a farle trattenere il respiro. Non era sola."

La ballerina aveva il sogno di danzare ma durante una lezione si fece male, ed improvvisamente sente che qualcosa dentro di lei stava cambiando e si accorse che questa non era la strada giusta, e decise di intraprendere un’altra via.

Una ragazza si trovava in un bosco da sola e improvvisamente si sentì un rumore dietro di lei e inizio a correre trovandosi in un'altra dimensione