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L'informazione dei caregivers rispetto il rischio di disfagia e la prevenzione della polmonite da aspirazione nel malato di Parkinson/sindromi parkinsoniane

Gentile Utente,

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Protetto
1

Dati dei caregivers: età

2

Sesso

3

Nazionalità

4

Titolo di studio

5

Stato occupazionale

6

Che tipologia di relazione ha con il suo assistito

7

Informazioni sui pazient: anni di durata della malattia di Parkinson/sindrome parkinsoniana dell’assistito

8

L’assistito di cui lei si occupa vive

9

Lei, in quanto caregiver, si occupa dell’assistito

10

Oltre al servizio pubblico, il suo assistito usufruisce dei servizi offerti dalle associazioni prepostedi assistere e supportare i malati di Parkinson?

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Informazioni dei caregivers relative al rischio di disfagia e prevenzione della polmonite d'aspirazione: La polmonite d’aspirazione è l’inalazione di contenuto orofaringeo o gastrico nella laringe o neltratto respiratorio inferiore.

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La polmonite d’aspirazione costituisce una tra le minori cause di morbidità e di morte nel Morbo diParkinson e sindromi parkinsoniane.

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I tre segni clinici primari per riconoscere precocemente la difficoltà deglutitoria nel Parkinsonianosono l’allungamento del tempo del pasto, il calo di peso ed il cambiamento del tipo dialimentazione.

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La disfagia (difficoltà a deglutire) insorge approssimativamente dal 50% all'80% dei casi nei malatidi Parkinson.

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La postura seduta con il tronco eretto e mento piegato verso lo sterno (ovvero verso il basso) ècorretta per alimentare un paziente con difficoltà a deglutire.

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Durante il momento del pasto non è necessario far compiere colpi di tosse efficaci ed effettuare deglutizioni a vuoto tra un boccone e l’altro.

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E' opportuno somministrare liquidi al malato, se lo richiede, anche se sono presenti residui di ciboin bocca.

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E’ opportuno far consumare il pasto al malato anche dopo attività fisica purchè abbia appetito.

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Se il malato, cosciente, non è in grado di liberarsi dall’ostruzione non è opportuno liberare la boccada residui di cibo, rimuovere eventuali protesi dentali ed effettuare manovre di aiuto esterno, comela manovra di Heimliech, anche se si è in grado di eseguirla correttamente, ma chiamareimmediatamente il personale sanitario.

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La manovra di Heimliech consiste nel porsi alle spalle del pzt cingendolo con entrambe le bracciaall’altezza del suo stomaco, tenendolo con una mano chiusa a pugno e l’altra sovrapposta alla primapremendo con entrambe le mani sulla fascia diaframmatica con movimento verso l’alto.

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Le consistenze alimentari semiliquide e semisolide sono le più utilizzate nei pzt disfagici poichéconsentono di ottenere una giusta scorrevolezza ed eliminano sia il lavoro di masticazione ed ilrischio di soffocamento causato dall’ingestione di porzioni voluminose di cibo.

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Alimenti a consistenza mista/secchi/friabili, alimenti che si frammentano in tante piccole unitàcome il riso o il pane secco, alimenti filamentosi e che richiedono masticazione prolungata non sono rischiosi per un pzt disfagico.

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Le piccole quantità di cibo facilitano il controllo del bolo in bocca ed il tempo di passaggio del bolo stesso.

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I cibi a temperatura più bassa o più alta rispetto a quella corporea sono da evitare perché diminuiscono la sensibilità, la forza e la velocità di deglutizione.

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La terapia farmacologica che richiede l’assunzione per bocca (compresse, pillole, capsule) deveavere la stessa consistenza prevista per i cibi. La deglutizione di capsule con l’aiuto del “sorsod’acqua” riproduce il problema dell’alimento a doppia consistenza che è estremamente difficile dagestire.

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Una scarsa igiene del cavo orale del malato contribuisce ad aumentare il rischio di polmonite da aspirazione.

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E’ necessario sospendere il pasto ogniqualvolta si presentino: Tosse durante o subito dopo ladeglutizione di cibo, fuoriuscita di cibo dal naso, voce gorgogliante, ipersalivazione, stanchezza,perdita di concentrazione e/o attenzione.

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Se si presentano costantemente dopo il pasto rialzo febbrile, tosse inefficace e aumento dellesecrezioni, non è opportuno avvertire immediatamente il personale sanitario per un'eventuale rivalutazione dell'attività deglutitoria e della tipologia di dieta da somministrare.

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Necessità di informazioni: Ritiene di aver ricevuto le necessarie informazioni riguardo la gestione della disfagia eprevenzione della polmonite d'aspirazione da parte degli operatori che seguono il suo caso?

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Desidererebbe ricevere maggiori informazioni da parte degli operatori sanitari?

31

Se si, quale tipo di informazione?

32

Da chi desidererebbe riceverle?

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