Gentilissim*, sono Sofia Cacchi, laureanda presso la Scuola superiore per mediatori linguistici "San Pellegrino".
Il questionario che segue è indirizzato a chiunque si occupi di traduzione editoriale e, sulla scia delle riflessioni condotte da Barbara Ivančić, è volto a indagare il ruolo della corporeità durante l'attività traduttiva al fine di considerare quest'ultima un'esperienza che coinvolge l'individuo nella sua totalità, implicando altre sfere oltre a quella cognitiva e razionale.
A primo impatto, potrebbe apparire insolito chiamare in causa il corpo quando si parla di traduzione, un'attività che siamo soliti pensare come puramente intellettiva e prettamente sedentaria.
Tuttavia non è così se si abbraccia un'idea estesa del concetto di corporeità: idea che non si basa sulla tradizionale dicotomia mente vs. corpo, ma che considera quest'ultimo parte attiva della nostra intelligenza.