Quesiti progetto Pso-Amore

Gentile collega,

i quesiti proposti sono stati strutturati per il progetto PSO-Amore e saranno oggetto di confronto nella riunione di venerdì 10 dicembre 2021.

Il sondaggio è composto da un totale di due pagine e tutte le domande hanno la risposta obbligatoria (un totale di 42 domande). Per passare alla seconda pagina è necessario aver risposto a tutte le domande della prima.

Si richiede un tempo di circa 15 minuti.

I contenuti dei quesiti sono ripresi nel documento che vi è stato inviato e che verrà presentato nelle relazioni venerdì.

Cordiali saluti

Protetto

Survio

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Consensus Pso-Amore

Quesiti A & B: Definizione della gestione diagnostico terapeutica della psoriasi multi-organo in ambito dermatologico/reumatologico, in base a fattori di rischio/prognosi, identificazione dei pazienti ed interventi a loro rivolti (valutazione dell’efficacia e margini di miglioramento), attuali linee guida.

Come eseguire diagnosi di malattia psoriasica?

Diagnosi:

Fondamentalmente con l’anamnesi personale, famigliare, e con il quadro clinico caratteristico

La biopsia cute deve essere riservata alle forme dubbie (eritrodermia, forme pustolose, forme dove la clinica non è dirimente e l’anamnesi non è chiara)

Può essere fatta dal MMG o altri specialisti e confermata dal dermatologo

Tutte sono corrette

Altro

Quali valutazioni devono essere fatte per identificare altri organi colpiti dalla psoriasi?

Diagnosi come patologia multi-organo:

Valutare sedi di coinvolgimento particolari come: CC, Unghie e pieghe; sapendo che comportano un rischio più elevato di comparsa di artrite psoriasica (PsA)

Utilizzo di questionari specifici validati per valutare la presenza di PsA, come per esempio il questionario PEST

Valutazione clinica della presenza di edema ed eritema a livello articolare, tendiniti (p.e tendini d’Achille), dattilite, etc

Tutte sono corrette

Altro

Quali scale di valutazione devono essere utilizzate per determinare la severità della malattia?

Diagnosi e valutazione della severità:

PASI (Psoriasis Area and Severity Index, con un punteggio da 0 a 72), BSA (Body Surface Area), PGA (Physician Global Assesment), questionario DLQI (Dermatology life Quality Index: per valutare l’impatto della malattia sulla qualità della vita)

Registrare se ci sono aree come i genitali, pieghe, unghie, aree visibili come volto, dorso delle mani e CC coinvolti

Soltanto PGA

Altro

Quali pazienti hanno diritto all’esenzione e quali figure sono coinvolte nel percorso?

Dalla diagnosi alla gestione della malattia:

Secondo la Gazzetta Ufficiale n.226 del 25.09.1999 sono tre le forme di psoriasi che danno diritto all’esenzione: artropatica, pustolosa ed eritrodermica

Il codice di esenzione 045 da diritto alle seguenti prestazioni: visita dermatologica (prima e successive), prelievo sangue venoso, emocromo, VES, ciclo di fototerapia di 6 sedute. La terapia corticosteroidea topica indicato la fascia A, Nota 88.

La richiesta di esenzione deve essere compilata e consegnata al paziente (da portare all’ASL di riferimento) dallo specialista Dermatologo o Reumatologo

Tutte sono corrette

Altro

Qual è il ruolo del MMG?

Identificazione dei pazienti:

Il ruolo è fondamentale e occorre fornire una formazione mirata al MMG per identificare tanto la forma classica a placche come le forme acute e quelle pustolose

Il MMG dovrebbe essere il grado non soltanto di effettuare una diagnosi, ma anche di stratificare i pazienti secondo la gravità

Una volta stratificato il singolo paziente per gravità, in casi di forma lieve con basso rischio di PsA, iniziare una terapia topica mirata e fornire informazione al paziente riguardo la patologia

Tutte sono corrette

Altro

Quali pazienti devono essere indirizzati allo specialista dermatologo da parte del MMG?

Identificazione dei pazienti:

I pazienti con forme medio-gravi che necessitino di terapia sistemica

Pazienti con forme di psoriasi acuta (eritrodermica, guttata) e pustolosa), forme dubbie che non rispondono a terapia topica

Pazienti con sospetto di coinvolgimento articolare

Tutte sono corrette

Altro

Quali pazienti possono essere indirizzati da parte del MMG allo specialista ambulatoriale dermatologo?

Identificazione dei pazienti:

Pazienti con forme medio-gravi che necessitano terapia sistemica in assenza di importante co-morbidità sistemica

Pazienti con lesioni cutanee dubbie per psoriasi per il MMG

Pazienti con forme di psoriasi lieve che non abbiano risposto a terapia topica

Tutte sono corrette

Altro

Quali pazienti dovrebbero essere indirizzati da parte del MMG direttamente ai centri di secondo livello con ambulatori-psoriasi dedicati?

Identificazione dei pazienti:

Pazienti con forme medio-gravi che abbiano fallito almeno una terapia sistemica convenzionale e che siano candidati a terapia biotecnologica

Pazienti con forme di psoriasi acuta grave (eritrodermica) e pustolosa

Pazienti con forme medio-gravi e co-morbidità significativa o pazienti con sospetta PsA o pazienti che necessitano una valutazione per eventuale ricovero

Tutte sono corrette

Altro

Quali modalità possono essere impiegate per indirizzare i pazienti da specialisti dermatologi di centri di secondo livello con ambulatori-psoriasi dedicati?

Identificazione dei pazienti:

Accordi territoriali con liste di acceso preferenziali

Richieste con priorità B per acceso accelerato

Programmi di telemedicina che aiutino a stratificare i pazienti (triage) per smistarli tra specialisti ambulatoriali e centri di secondo livello

Tutte sono corrette

Altro

Qual è il ruolo del MMG nella gestione della psoriasi nelle fasi iniziali?

Ruolo attivo di sospetto diagnostico da parte del MMG sulla base di linee guida e suggerimenti concordati, ed invio di pazienti secondo la gravità a specialisti ambulatoriali o a centri di secondo livello

Spetta al MMG sulla base della raccolta dei dati anamnestici individuare eventuali fattori di rischio che possano richiedere approfondimenti diagnostici

Il MMG fornisce, in accordo con lo specialista, informazioni al paziente e ai familiari sulla malattia in atto, sulla sua evoluzione e sull’efficacia dei trattamenti disponibili, aiutandoli a responsabilizzarsi mediante il counselling

Conoscere i centri di riferimento a livello regionale per indirizzare i pazienti che necessitano il secondo livello

Tutte sono corrette

Altro

Qual è ruolo del MMG nella gestione della psoriasi dopo la visita dello specialista dermatologo?

Monitoraggio dell’evoluzione clinica e della terapia (controllo esami laboratoristici e parametri vitali come PA, funzionalità epatica, renale, etc)

Prescrizioni intermedie e prescrizione e monitoraggio della terapia topica

Monitoraggio dell’aderenza alla terapia tanto topica come sistemica

Counselling per il miglioramento dello stile di vita e fattori di rischio cardiovascolari e per la riabilitazione fisica (in caso di PsA)

Monitoraggio particolare delle pazienti in età fertile (terapia topica e sistemica e nuove gravidanze durante la terapia)

Tutte sono corrette

Altro

Qual è il ruolo dello specialista dermatologo per fortificare il lavoro di squadra con il MMG?

Lo specialista dovrebbe fornire comunicazioni precise e complete al MMG mediante la redazione di una sintesi scritta che contenga: diagnosi, severità della malattia, comorbidità associata, terapia prescritta, follow-up con esami di controllo e la tempistica dei successivi controlli laboratoristici e specialistici.

Prescrizioni intermedie e prescrizione e monitoraggio della terapia topica

Fornire al MMG un calendario codificato e specifico per ogni schema di trattamento

Attivare canali di disponibilità per colloquio (email, telefono, telemedicina, etc)

Tutte sono corrette

Altro

Qual è il ruolo dello specialista ambulatoriale-territoriale nella gestione della psoriasi?

Counselling ed informazione riguardo la patologia

Impostare terapia topica

Iniziare terapia sistemica convezionale (acitretina, ciclosporina, metotressato o dimetilfumatato) secondo linee guida nazionali ed internazionali e monitorare suddette terapie garantendo al paziente visite di controllo

In caso di fallimento di uno o più terapie sistemiche convenzionali o lo specialista territoriale o il MMG devono indirizzare il paziente a centri psoriasi di secondo livello (tramite: richiesta con priorità B, accesso diretto dopo contatto telefonico con il centro, tramite programmi di telemedicina dedicati, altro….)

Collaborare con i centri di secondo livello in caso di pazienti che vengano dimessi da suddetti centri perché non necessitano di ulteriori terapie sistemiche innovative continuando a monitorare il paziente. Creazione di servizi territoriali di primo livello con ambulatori psoriasi?

Tutte sono corrette

Altro

Qual è il compito dello specialista ambulatoriale-territoriale durante la prima visita dermatologica?

Confermare o escludere il sospetto diagnostico formulato dal MMG

In caso di conferma diagnostica di psoriasi, applicare questionari per valutare eventuale PsA

Raccogliere anamnesi di possibile co-morbidità

Richiedere esami di approfondimento in caso di pazienti che necessitino di terapia sistemica convenzionale-esami di screening. Vedere tabella

In presenza di co-morbidità indirizzare con richieste di visite specialistiche i pazienti alla rete multidisciplinare stabilita

Tutte sono corrette

Altro

Cosa dovrebbe fare lo specialista dermatologo (ambulatoriale/territoriale o dei centri di secondo livello)?

Co-morbidità e accertamenti di rischio:

Screening standard di base: ipertensione arteriosa, DM, rischio cardiovascolare (fattori di rischio come fumo e famigliarità, ipercolesterolemia, obesità (calcolare il BMI)

Per i pz affetti da psoriasi con BSA superiori a 10 o per candidati a terapia sistemica, il fattore di rischio CV dovrebbe essere moltiplicato per 1.5.

Educare il paziente riguardo al rischio cardiovascolare e correggere i fattori associati consigliando dieta, astinenza da fumo, riduzione del consumo di alcol, esercizio e in caso di ipertensione, dislipidemia o DM fare affidamento al MMG per tenere sotto controllo suddette co-morbidità per ridurre il rischio CV.

Attenta anamnesi riguardo la familiarità o sintomi per IBD, valutare l’uso della calprotectina fecale come screening dei pazienti candidati ad anti IL-17

Aumento di rischio tanto di malattia renale cronica come di steatosi epatica direttamente legata alla severità della psoriasi e indipendentemente dalle terapie, controllare di routine creatinina, microalbuminuria, transaminasi ed ecografia epatica

Tutte sono corrette

Altro

Quali sono gli obiettivi della terapia farmacologica sistemica tanto convenzionale come biotecnologica?

Trattamento farmacologico sistemico:

Prevenire il danno associato all’infiammazione cronica e prevenire danno futuro

Controllare il danno esistente (eventualmente riuscire a revertirlo), prevenire il danno articolare

Controllare le co-morbidità associate all’infiammazione

Prevenire il rischio cardiovascolare

Controllo della psoriasi in concomitanza con altre IMID utilizzando la miglior terapia per il singolo caso che consenta con un farmaco se possibile trattare più di una malattia

Evitare futuri accessi al PS o a ricoveri ospedalieri e consentire di migliorare la QoL dei pazienti riducendo costi diretti ed indiretti tanto per il SSN come per il paziente

Tutte sono corrette

Altro

Come selezionare la prima linea di terapia sistemica?

Trattamento farmacologico sistemico:

Proporre il metotrexate come farmaco di prima scelta, in assenza di controindicazioni specifiche

In casi di psoriasi palmoplantare (tanto a placche come pustolosa) proporre come prima scelta acitretina, in assenza di controindicazioni specifiche

In casi con concomitante malattia demielinizzante proporre come prima scelta DMF, in assenza di controindicazioni specifiche

In casi di psoriasi acuta (eritrodermica) o di psoriasi pustolosa generalizzata dove la rapida risposta diventa una necessità, proporre come prima linea ciclosporina in assenza di controindicazioni specifiche

Tutte sono corrette

Altro

Come misurare la risposta alla terapia?

Trattamento farmacologico:

PASI, PASI-residuo, Delta PASI (PASI-75, PASI-90, PASI-100), DLQI, BSA, PGA

Controllare periodicamente aderenza alla terapia

Nuovi criteri come: PASI-assoluto o PASI residuo inferiore a 3: è più semplice da calcolare che il PASI 75, riflette meglio il concetto del PGA (clear or almost clear) e non dipende dal valore di PASI iniziale. (French guidelines)

Tutte sono corrette

Altro...

Quali pazienti sono candidati a terapia biotecnologiche?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

Pazienti ha hanno fallito almeno un sistemico convenzionale o che non abbiano tollerato e siano controindicati a sistemici convenzionali (metotressato, ciclosporina, acitretina, dimetil-fumarato) nei quali si verifichi la regola dei 10 (PASI superiore a 10 o BSA superiore a 10 o DLQI superiore a 10)

Casi dove la regola dei 10 non può essere applicata: psoriasi grave che coinvolge localizzazioni associate ad importante menomazione funzionale o psicologica come psoriasi ungueale, zone visibili come volto e dorso delle mani, palmo-plantare, genitale, flessurale e del CC

Pazienti con coinvolgimento articolare in accordo con specialista reumatologo

Tutte sono corrette

Altro...

Come fare la transizione da terapia sistemica convenzionale a terapia biotecnologica?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

Se la psoriasi è stabile: un mese di wash-out tra l’ultima somministrazione di farmaco convenzionale (fatta eccezione il metotressato) e l’inizio della terapia biologica

Per i pazienti trattati con metotressato o con psoriasi instabile non è necessario eseguire il washout

Quando il paziente presenta una malattia molto severa con rischio di flare, scalare la terapia sistemica soltanto dopo che la nuova terapia biologica abbia ottenuto un miglioramento della malattia

Tutte sono corrette

Altro...

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Consensus Pso-Amore

Quali fattori individuali dobbiamo tener in conto prima di scegliere una terapia biotecnologica?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

Se la psoriasi è stabile: un mese di wash-out tra l’ultima somministrazione di farmaco convenzionale (fatta eccezione il metotressato) e l’inizio della terapia biologica

Per i pazienti trattati con metotressato o con psoriasi instabile non è necessario eseguire il washout

Quando il paziente presenta una malattia molto severa con rischio di flare, scalare la terapia sistemica soltanto dopo che la nuova terapia biologica abbia ottenuto un miglioramento della malattia

Tutte sono corrette

Altro...

Come selezionare la terapia biotecnologica di prima linea, quali fattori dobbiamo tenere in conto?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

Linee guida nazionali ed internazionali

Raccomandazioni del Ministero e delle singole regioni

Costo dei farmaci

Presenza di PsA

Presenza di co-morbidità associata e di rischio CV ed infettivo

Severità della malattia

Tutte sono corrette

Altro...

Come selezionare la terapia biotecnologica di prima linea, quali molecole?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

Privilegiare i biosimilari nei casi indicati

Migliorare e personalizzare la selezione secondo il fenotipo clinico ed il tipo di pazienti per evitare switch con costi aggiuntivi per le fasi di induzione

Per i pazienti con psoriasi grave con PASI superiore a 20 ed eritrodermia potrebbe essere indicato l’utilizzo di nuove molecole che consentono di raggiungere una migliore percentuale di efficacia

Tutte sono corrette

Altro...

Come selezionare la terapia biotecnologica di prima linea, quali molecole tra i biosimilari disponibili al momento?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

Secondo linee guida regionali considerare biosimilari di anti-TNF-alfa, in prima linea adalimumab se non ci sono controindicazioni: (TB latente, epatite B, pregresse neoplasie durante gli ultimi 5 anni, malattie demielinizzanti o familiari di primo grado con malattie demielinizzanti, insufficienza cardiaca congestizia di grado III o IV e/o alopecia areata) o se la severità della malattia (PASI superiore al 20) non consente di raggiungere un PASI residuo inferiore a 5.

In caso di concomitante PsA: preferire come prima linea biosimilari anti-TNF alfa (adalimumab) ed in caso di coinvolgimento di PsA assiale considerare anti IL-17 (secukinumab o ixekizumab).

Considerare l’uso di etanercept se gli altri anti-TNF-a hanno fallito o non possono essere utilizzati o nei casi dove una vita media corta è necessaria.

. L’impiego d’infliximab va riservato ai pazienti con una una forma molto severa di psoriasi che necessitano di un’azione veloce e dove l’aggiustamento della dose per peso sia necessaria.

Tutte sono corrette

Altro...

Come e quando misurare l’efficacia delle terapie biotecnologiche?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

Quando misurare l’efficacia: alla fine dell’induzione: settimane 12-16 (seguire linee guida, vedere tabella)

Efficacia primaria: il non raggiungimento di PASI50 alla fine dell’induzione viene definito come inefficacia primaria e ci costringe a valutare caso per caso il procedere ed eventuale switch o swap.

Nei pazienti con valori tra PASI50 e PASI75 se arrivano ad un DLQI uguale o inferiore a 5 possono continuare con la terapia e viene considerata una risposta parziale accettabile.

Inefficacia secondaria/perdita di efficacia: la perdita di PASI50 o il peggioramento del DLQI ad un valore superiore a 5 nel corso della terapia (fase di mantenimento), ci costringe a valutare caso per caso il procedere ed eventuale switch o swap.

Tutte sono corrette

Altro...... NOTA BENE: si può passare ad altro biologico della stessa classe (switch) o a biologico con differente meccanismo d’azione (Swap).

Quali fattori da considerare in caso di inefficacia primaria o secondaria?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico (NB: si può passare ad altro biologico della stessa classe (switch) o a biologico con differente meccanismo d’azione (Swap):

Verificare aderenza alla terapia, peso corporeo e altri fattori scatenanti di peggioramento della psoriasi

Considerare se la dose è adeguata al peso del paziente (possibile aumento previsto da AIFA con certolizumab pegol e ustekinumab)

Valutare terapia adiuvante (p.e metotressato, fototerapia, intensificare terapia topica)

Valutare il cambio di terapia ad un altro biologico/biosimilare della stessa classe (switch) o ad una classe diversa (swap)

Considerare se possibile in caso di malattia stabile un mese di washout o la durata dell’intervallo previsto per il biologico di provenienza, prima di eseguire il cambio alla seconda molecola

F. Tutte sono corrette

Altro......

Quando trattare donne alla ricerca di una gravidanza o in gravidanza e quali fattori tenere presenti?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

In caso di psoriasi grave o instabile la terapia si rende necessaria per salvaguardare la salute materna

Il passaggio transplacentario di certolizumab pegol è basso e quindi può essere utilizzato in donne gravide e durante l’allattamento

I vaccini vivi attenuati devono essere evitati i primi 6 mesi di vita dei neonati dove le loro madri abbiano eseguito una terapia sistemica oltre le 16 settimane di gravidanza.

Tutte sono corrette

Altro...

Come eseguire il monitoraggio del paziente?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

Un monitoraggio clinico e laboratoristico deve essere eseguito con cadenza regolare a secondo del farmaco sistemico impiegato (vedere tabella)

Durante il monitoraggio clinico devono essere impiegati strumenti di misura come: PASI, BSA; PGA, DLQI

Inizialmente il paziente deve essere monitorato per quanto riguarda i farmaci biotecnologici alla fine dell’induzione settimana 12-16, ogni 12 settimane e dopo sei mesi in casi di risposta PASI-90 a PSA-100 (PGA clear or almost clear) anche con cadenza semestrale, essendo il MMG a gestire i controlli laboratoristici intermedi.

In caso di risposta completa (PASI-100 o PGA: clear) dopo 12 mesi in assenza di malattia e senza l’uso concomitante di terapie sistemiche si può discutere con il paziente la sospensione della terapia biotecnologica.

Tutte sono corrette

Altro...

Quali fattori riguardanti la sicurezza dobbiamo monitorare?

Trattamento farmacologico sistemico biotecnologico:

Rischio infettivo: TB attiva o latente, infezione micotiche ricorrenti, HIV, HCV, HBV, Herpes Zoster, (consigliato screening completo prima di iniziare qualsiasi terapia sistemica in modo di poter eseguire eventuali cambi di terapia in sicurezza e senza periodo di wash-out per evitare i falsi negativi, per esempio con la ciclosporina.

In caso di pazienti a rischio ripetere la valutazione prima del cambio di terapia o in caso di innalzamento delle transaminasi o in casi di infezioni ricorrenti o sintomi attribuibili a TB disseminata.

Valutare a secondo della classe e della singola molecola la comparsa di segni o sintomi che riguardano le seguenti sfere: neoplasie solide, linfo-ematologiche o cutanee, sintomi neurologici suggestivi per malattia demielinizzanti, comparsa di psoriasi paradossa, comparsa o riacutizzazione di IBD, anomalie dei valori laboratoristici (Drug induced lupus, trombocitopenia autoimmune, alterazione delle transaminasi), scompenso cardiaco, comparsa o peggioramento di condizione psichiatrica etc.

Tutte sono corrette

Altro...

Come possiamo effettuare una diagnosi di Artrite Psoriasica?

In caso di dolore muscolo-scheletrico diffuso in un paziente con psoriasi o con familiarità psoriasica

Nel caso il fattore reumatoide nelle indagini di laboratorio non superi le 100 UI/ml

Nel caso ci sia un punteggio di ≥ 3/6 nei Criteri classificativi CASPAR

Nel caso di anti-CCP positivi nelle indagini di laboratorio

Nel caso di coinvolgimento intestinale in corso di artrite psoriasica quale può essere il trattamento di fondo più adeguato?

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anti-TNFa

anti-IL17

metotressato IM

Nessuna di queste

Lo “EARP questionnaire” è utilizzabile:

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Solo in ambiente reumatologico

Preferenzialmente in ambiente dermatologico in caso di forma sospetta di artrite psoriasica

Solo in caso di ambulatorio condiviso dermatologico/reumatologico

Solo in caso di ricerca clinica

Lo score BASDAI è utilizzato per monitorare:

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Il coinvolgimento artritico nelle forme periferiche

Nelle forme spondilitiche

Nelle dattiliti

Nelle forme polientesitiche/fibromialgiche

Quesiti C: definizione delle situazioni in cui è preferibile o obbligatorio, a seconda dei setting a disposizione, valersi del parere dei due specialisti, congiuntamente o in modalità differita.

Lo specialista ambulatoriale territoriale ha il ruolo di:

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Counselling ed informazione riguardo la patologia

Impostare terapia con DMARD tradizionali, laddove possibile anche biotecnologici seguendo le linee guida

In caso di fallimento di uno o più terapie sistemiche convenzionali\biotecnologici lo specialista territoriale deve indirizzare il paziente a centri di reumatologia di secondo livello (tramite: richiesta con priorità B, accesso diretto dopo contatto telefonico con il centro, tramite programmi di telemedicina dedicati, altro....)

Collaborare con i centri di 2° livello in caso di pazienti che vengano dimessi da suddetti centri perchè non necessitano di ulteriore terapie sistemiche innovative continuando a monitorare il paziente

Tutte le precedenti

I centri di secondo livello come setting per ambulatorio congiunto devono dotarsi

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I centri di secondo livello devono garantire ambulatori condivisi (dermo-reumato) con possibilità̀ di prenotazione diretta delle visite con doppia impegnativa, ottimizzando risorse e tempi e superando i tempi di latenza del CUP

Devono garantire continuità̀ assistenziale

Sarebbe preferibile che siano individuati quali «Centro di costo»

Mantenere un ottimo livello di aggiornamento.

I centri di secondo livello come setting per ambulatorio congiunto devono dotarsi

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Dotarsi di strumenti di monitoraggio epidemiologico e raccolta dati (databases) per valutare l’impatto clinico e socio-economico degli interventi e la sicurezza di essi.

Stabilire una rete in primis con i medici del territorio specialisti di entrambe le branche, MDG e con altri specialisti coinvolti nella gestione della malattia psoriasica.

Garantire omogeneità nell’accesso alle terapie seguendo linee guida nazionali ed internazionali, per superare la disomogeneitàà nell’acceso alle terapie innovative

Migliorare l’appropriatezza diagnostico-terapeutica

Tutte le precedenti

Quando richiedere una nuova visita congiunta da parte del dermatologo:

Scegli una risposta

valutazione di swap/switch

casi dubbi

in caso di comparsa di artralgie

In caso di comparsa di artrite

In caso di inefficacia della terapia sulla componente articolare

in caso di eventi avversi

tutte le precedenti

Quando richiedere una nuova visita congiunta da parte del reumatologo

Scegli una risposta

valutazione di swap\switch

casi dubbi

comparsa di nuove manifestazioni cutanee

inefficacia componente cutanea

comparsa di eventi avversi

tutte le precedenti

Quesiti D: definizione di possibili setting di collaborazione tra i due specialisti e le relative modalità di interazione, incluse proposte su modelli organizzativi, fornitura dei servizi ed eventuale proposta di PDTA specifico per la malattia psoriasica

Nella pratica clinica come dovrebbe essere la collaborazione tra Dermatologi e Reumatologi?

Possibili setting di collaborazione tra Dermatologi e Reumatologi.

Occasionale e senza riferimenti o reti particolari

Occasionale tra centri di riferimento di Dermatologia e Reumatologia, utilizzando le ricette con priorità B riservata soltanto a casi isolati

Tutti i pazienti con psoriasi dovrebbero essere valutati sempre da entrambe gli specialisti

Il setting di collaborazione dovrebbe essere a livello territoriale (per facilitare l’acceso ai pazienti), con coordinazione e liste di priorità per valutare le artriti di recente insorgenza da parte del reumatologo e delle manifestazioni cutanee dubbie in caso di paziente affetto da forme di artrite, per consentire la gestione congiunta del paziente in caso di artrite psoriasica.

Altro...

Quali modalità di interazione tra dermatologi e reumatologi sono auspicabili?

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Ambulatorio congiunto/condiviso

Percorsi preferenziali con liste di prenotazione a tempi brevi per i pazienti in attesa d’inizio di terapia sistemica in caso di sospetto di PsA o con manifestazioni cutanee dubbie in caso di paziente affetto da forme di artrite.

Valutazione cliniche da parte di entrambi gli specialisti per i casi selezionati e discussione collegiale tanto diretta (ambulatorio congiunto) come tramite altri canali (telefonico, mail, videochiamata, etc)

Tutte sono corrette

Altro...

Quali proposte su modelli organizzativi possono essere valide per ogni singola realtà?

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Una sola proposta non può essere formulata per la diversità organizzativa di entrambe le specialità

Ambulatorio condiviso che consente al paziente riduzione nei tempi di attesa e di decisione tanto per la parte diagnostica come per la componente terapeutica

Percorso preferenziale utilizzando strumenti individualizzati come prenotazione diretta liste ad hoc da parte del dermatologo per la valutazione reumatologica di sospetta PsA o di PsA di recente insorgenza e viceversa per il reumatologo per i pazienti con sintomi cutanei in corso di artrite. Percorsi indiretti tramite APP o sito web per i suddetti pazienti inizialmente valutati tanto dal dermatologo come del reumatologo. Percorsi “amichevoli” con inserimento dei pazienti da parte di entrambi gli specialisti con priorità breve. Percorsi di telemedicina, dove la discussione di casi possa essere fatta in modo diretto abbreviando i tempi di attesa per inizio di una terapia sistemica

Tutte sono corrette

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Come garantire la fornitura dei servizi multi-specialistici (dermatologia e reumatologia) ai pazienti

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Rendere necessaria la valutazione da parte del reumatologo di tutti i pazienti con sospetta PsA (questionario PEST positivo, con criteri CASPAR) o affetti da psoriasi con sospetta di recente insorgenza di artrite nelle linee guida nazionale e regionali cercando di unificare i percorsi a livello nazionale.

Mettere a disposizione liste di prenotazione con canali preferenziali per suddetti pazienti e che garantiscano tempi brevi di valutazione

Aumentare l’interazione tra specialisti (dermatologia e reumatologia) a livello locale, regionale, nazionale con eventi condivisi e creazione di linee guida congiunte

Mettere a disposizione liste di prenotazione con canali preferenziali non soltanto per le prime visite e le visite successive ma anche per gli esami strumentali necessari per la valutazione della severità della malattia articolare in pazienti in attesa di terapia

Aumentare il nostro impegno personale e professionale per incrementare la collaborazione tra specialisti

Implementare sistemi di telemedicina che consentano un triage dei casi, una valutazione congiunta durante il follow-up e una discussione attiva per arrivare a terapie condivise

Tutte sono corrette

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